1a classificata
Ilaria Masini
Rinascere
Nulla ti danneggia come i ricordi di
una vita mai vissuta.
Ricordi aleggiano nell’aria
come cenere nella brace.
Una brace mai respinta dal vento,
mai espulsa dalla memoria,
lo so,
hai paura di far vedere il dolore
di quel fuoco che per anni ti consuma.
Quelle cicatrici che non ti abbandonano,
ti perseguitano ovunque tu vada,
ovunque ti nasconda.
Molti tentano di curarsi o di essere curati,
ma nessuno può capire che
solo tu puoi essere l’unico ad aiutarti
l’unico ad evadere da questo incendio.
Perché non prendi nelle tue mani
questa maledetta sofferenza
e non poni fine alle tue ustioni giornaliere?
Esci da te stesso e osservati dal fuori, vedrai…
c‘è un’altra vita che ti attende
assieme alla tua anima.
Rinasci!!
2a classificata
Martina Peloso
Pianto
Sfiorano, brividi di tenerezza,
l’acquosa foschia delle pupille e
l’iride, penetrata d’amarezza.
Di rugiada, stille tremanti,
nella timidezza dei corpi lenti,
cadono come stelle,
dall’acquario siderale degli occhi
delle nere pupille,
in mille cieche bolle.
E le gote, trapunte di diamanti,
son cieli di cristalli frangibili…
E lacrime di luce, d’urla e canti,
sono il feto di parole mai dette…
Rigano il viso con unghie taglienti
comete in agonia;
nei dolci amori e negli odi violenti,
piovono, cristallizzate e raccolte e
s’infrangono al suolo in fiumi di pianto:
lacrime morenti in onde d’acanto.
Un altro volto
Ed eccomi cadere
su giochi di dama, di ruoli finiti,
recisi di lama, con
abiti e maschere, quali non sono,
ma che sono loro, senza risuono.
3a classificata
Serena Caciolli
I
La luna e le stelle
unite nell’abbraccio
della notte
si perdono nello splendore
della loro luce
che rischiara e illumina
i sonni silenti.
II
Seduto sulla nuda roccia
sentì il vento
sussurrargli nelle orecchie
e perdere
in una moltitudine di idee
i suoi pensieri
nella notte
4a classificata ex aequo
Rosaria Anedda
Ricamo d’amore
Vorrei ancora seguirti
come luce di stella cadente
che brilla nella notte e
svanisce nel nulla
in un ammiccante gioco
di chiaroscuri
nel silenzioso apparire
d’un magico mistero
Oltre le alte vette
vorrei seguirti
scomparire
oltre l’orizzonte
riapparire luce
svanire
con te nell’eterno.
4a classificata ex aequo
Roxana Morsella
Ditelo adesso
Non portatemi fiori
sulla tomba,
ditemi ora
che mi volete bene,
ora che sono viva,
che ho bisogno
d’una parola buona,
d’un sorriso,
d’un complimento,
d’una tenerezza,
non rimandate
a quando sarò terra
ed anima che erra,
ditelo adesso
se mi volete bene.
4° classificato ex aequo
Silvestro De Simone
Vita
Ho visto
il sole levarsi
nel silenzio dell’alba
e sotto le stelle
partire una vela.
Ho udito
la voce del vento
vibrare fra le foglie
ed alto nel cielo
il grido dell’aquila.
Ho conosciuto
la dolce malinconia
delle brume autunnali
e l’incanto delle rose
nelle sere di maggio.
Per quali sentieri di luce
condurrai ancora
la mia anima?
Sulle rive
di quale mare azzurro
lascerai il mio cuore?
7a classificata
Maria Gurreri
Nel deserto
Questa mia notte
è
voluttuosa
serena
febbrile
Il Tempo
si arresta
nella sua
corsa sfrenata
Mi regala
un numero
inimmaginabile
di Stelle
tutte per me
ma sono
troppo sola
a contemplarle
in questo
Deserto
Silenzioso
Immenso
e sempre nuovo
All’improvviso
ti cerco
ti vorrei
accanto a me
a proteggermi
da tutta
questa Immensità
8a classificata
Maria Francesca Cherubini
Corre il cervo…
Corre il cervo delle mie paure
lungo notti senza sponde…
Fuggi, cervo delle mie pene…
travalica notti d’assenti chiarori!
Rifugiati, cervo delle mie ansie
presso i roseti dell’alba…
…mentre la notte sui monti ti rincorre…
Mare
Alito di vento
s’insinua in dolcezza
in bianche conchiglie vuote.
Corre veloce nelle spire
musica soffiando
di note eterne.
Il Volto
Nel fondo delle pupille
c‘è il volto di chi amo.
Lo accarezzo ogni volta
che chiudendo gli occhi lo penso.
9° classificato ex aequo
Antonio Maldera
Fuori da questo tempo
Insegnami
cose nuove,
ricordami
cose antiche,
ingenui disegni
di case
e montagne.
Parlami
di cose quiete,
di un silenzio
di castagne
e tepori,
di primizie
e colori,
di favole lontane,
di sogni
sospesi
nel vento.
Portami altrove,
fuori da questo tempo
di sguaiati clamori,
dietro nuvole d’argento
e letizia di campane.
9° classificato ex aequo
Domenico Bisio
Come pettine dismesso
Come i radi denti
del pettine dismesso
ogni giorno lascio
sempre più spazi
alle pieghe delle tue malinconie
e nodi d’amore
non so più allentare
all’energico ripassare degli anni.
È giunto il tempo
di togliermi parrucche
che ricoprono sparuti giochi
di doppie punte
e a capo scoperto
riconoscermi nella debole peluria.
Non ti sia così grave
allontanarmi la schiavitù
di costringermi a subire
una perfezione
che non è più mia.